mercoledì 12 marzo 2008

I programmi non sono tutti uguali

Ecco invece il programma del PdL

Le differenze più sostanziali sono i passaggi che ho sottolineato: la spinta verso la tecnologia del “nuovo nucleare” ed il ricorso al carbone come materia prima.
Il “nuovo nucleare” in verità non è nuovo dato che i problemi relativi allo stoccaggio scorie sono del tutto simili a 30 anni fa.
Per ciò che concerne il secondo punto è un fatto noto che il carbone è il combustibile più inquinante se comparato con le altre fonti fossili. A valle della sua combustione produce infatti: biossido di zolfo (piogge acide), ossidi di azoto e particolato fine o nanopolveri (che è noto produrre dei gravi problemi al sistema respiratorio, cardiaco e fino a 13 tipi di tumori, ictus e degenrazione del sistema nervoso). Ci sono una serie di contromisure che servono a ridurre parte di queste emissioni, ma che non possono trattenere l'emissione delle nanopolveri. Nonostante l’elevata efficienza, la combustione del carbone produce una elevata quantità di anidride carbonica che rimane un problema. Recentemente numerosi studi, esperienze e prototipi in tutto il mondo stanno rendendo possibile l’economicità della cattura e dello stoccaggio dell’anidride carbonica emessa dalle centrali elettriche a carbone. Ma stoccare la CO2 nelle profondità della terra non vuol dire farla sparire, ma solo “nasconderla” rischiando peraltro l’innalzamento dell’acidità del sottosuolo falde acquifere comprese.


Non che mi aspettassi nulla di diverso dal PdL…

Luciano Castiglione

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